Un anno "di grazia" per Jannik Sinner sui suoi ricavi nonostante i tre mesi di sospensione dove non ha potuto incrementare né il suo conto in banca e nemmeno i punti nel ranking Atp perdendo la prima posizione per cederla a Carlos Alcaraz. La vittoria nel Six Kings Slam, il torneo con il montepremi più alto di sempre, gli fa prendere non a caso l'appellativo di "mister 100 milioni" per i guadagni complessivi che può raggiungere soltanto nel 2025.
I ricavi con le gare
Ricordando che al torneo arabo Sinner, con la vittoria in finale, ha guadagnato sei milioni di dollari (poco più di cinque milioni di euro), dobbiamo ricordare che nei nove tornei Atp che ha dispuntato fino a questo momento nell'anno in corso ha aggiunto al suo conto in banca più o meno 10,6 milioni di euro con il solo Slam di Wimbledon che gli è valso ben 3,5 milioni di euro. Jannik a breve inizierà la sua settimana all'Atp 500 di Vienna per poi volare a Parigi atteso al Masters 1000 e poi le imperdibili Atp Finals di Torino che chiudono la stagione agonistica. Bene, qualora vincesse le Finals porterebbe a casa altri 5 milioni di dollari, altrimenti dovrà accontentarsi della metà di questa cifra mentre tra Vienna e Parigi potrebbe mettere da parte un altro milione e mezzo.
I ricavi con gli sponsor
Fin qui abbiamo raccontato i tornei in cui Sinner è sceso in campo ma il grosso dei ricavi dell'altoatesino arriva dagli sponsor che si fanno sempre più numerosi e fanno a gara per strappargli un contratto. Forbes, nel mese di agosto, ha pubblicato almeno dodici aziende di cui è testimonial, da Lavazza a De Cecco, da Rolex a Nike. Proprio con quest'ultima, ad esempio, ha un contratto da 150 milioni di dollari per 10 anni: è facile, facendo una divisione, calcolare che ogni anno percepisce 15 milioni di dollari.
Dunque, facendo facili addizioni, vediamo che Jannik può davvero arrivare al numero "cento" entro la fine dell'anno: nessuno guadagna come lui quest'anno, nemmeno il numero uno del mondo Alcaraz che si trova indietro di una manciata di milioni. Adesso, però, è tempo di pensare soprattutto al campo: gli ultimi tornei prima delle Finals e (speriamo) della Coppa Davis dove l'Italia insegue il terzo successo consecutivo ma per farlo, pur con un team di tennisti eccellenti, dovrà chiedere "una mano" anche e soprattutto al numero uno del tennis italiano.