"Indizi seri su Sempio. Il movente? Non lo dico"

Scritto il 06/12/2025
da Luca Fazzo

Il legale di Stasi e il delitto di Garlasco. "Tracce ematiche sull'impronta 33"

Una corrispondenza "da moderatamente forte a forte" tra il Dna di Andrea Sempio e le tracce trovate su un unghia di Chiara Poggi: la nuova puntata delle indagini-bis sul delitto di Garlasco fa discutere gli addetti ai lavori, divisi sull'impatto che la perizia genetica avrà sull'inchiesta. Il Giornale ne ha parlato con Giada Bocellari, legale insieme a Antonio De Rensis di Alberto Stasi, in carcere per quel delitto.

Avvocato, siamo davanti a una svolta?

"Preferisco parlare di un punto fermo: importante, perché si tratta di una perizia, una prova che entra a tutti gli effetti nel fascicolo del processo e quindi ha un valore diverso dalle consulenze di parte effettuate finora. Non è una svolta perché già la nostra consulenza affidata a Pasquale Linarello era giunta alla stessa conclusione".

Cosa vuol dire che la compatibilità è "da moderatamente forte a forte"?

"Non è un'espressione usata a caso dalla dottoressa Albani, è una locuzione che in linguaggio scientifico corrisponde a determinati valori dell'analisi biostatistica, e infatti è la stessa identica espressione usata dai nostri consulenti Ugo Ricci e Lutz Rower. Stessi numeri, stessa conclusione. Per questo non possiamo che dirci soddisfatti".

Probabilità forte però non vuol dire certezza.

"Il dato scientifico ha dei limiti, innanzitutto perché parliamo di un Dna parziale, incompleto, e perché non abbiamo un'altra analisi identica cui compararlo. Però le considerazioni scientifiche sul Dna vanno calate sul caso concreto".

Intende dire che non è solo il Dna a collocare Sempio sulla scena del delitto?

"Cominciamo a dire che un punto fermo riguarda sicuramente Stasi: il suo Dna non c'è. Questo non era così scontato, visto che la perizia di De Stefano nel processo che portò alla condanna disse che non si poteva escludere che il Dna fosse il suo".

Per quanto invece riguarda Sempio cosa cambia?

"La prova scientifica non va mai idolatrata. Il dato scientifico è un supporto che entra nella valutazione complessiva che potremo fare solo quando ci saranno a disposizione tutti gli elementi. Già ora sappiamo che c'è una impronta palmare di Sempio in un punto significativo che è il muro delle scale dove è stata gettata Chiara, mentre non abbiamo impronte e Dna di Sempio nel resto della casa, e questo smentisce la sua frequentazione abituale della casa. Quando è stata lasciata? Aggiungo che secondo la nostra consulenza è imbrattata di sostanza ematica e questo se fosse confermato diventerebbe un indizio gravissimo a suo carico. Poi ci sono altri elementi circostanziali, le telefonate fatte alla vittima che non hanno una spiegazione coerente; e se nel suo racconto di quella mattina si scoprisse che lo scontrino era falso, questo diventerebbe un altro indizio pesantissimo".

Abbastanza per una condanna?

"Di sicuro molto di più di quello che ha portato alla condanna di Stasi che è in carcere da dieci anni".

Quale sarebbe il movente di Sempio?

"In un quadro indiziario solido la scoperta del movente diventa un accessorio. Stasi è stato condannato senza movente".

Ma lei un'idea se la sarà fatta.

"All'inizio francamente non sapevo dove andare a parare. Nei mesi più recenti un'idea sì, me la sono fatta. Ma preferisco tenermela per me".