Louvre choc, rapina in 4 minuti. "Rubati i gioielli di Napoleone"

Scritto il 20/10/2025
da Francesco De Palo

Il blitz alle 9 del mattino di quattro banditi nella Galleria d'Apollon. Sottratti nove monili, due recuperati. Turisti nel panico: "Tutti correvano ma era impossibile uscire"

Ladri "professionisti" che puntano musei diventati "bersagli". La diagnosi, piuttosto scontata, è del ministro della Cultura francese, Rachida Dati, dopo la rapina al Louvre che ha fruttato un bottino inestimabile. Nove oggetti della collezione di gioielli di Napoleone e dell'Imperatrice rubati "in quattro minuti", e di cui due ritrovati, che ieri mattina hanno trasformato il museo parigino in un quasi set cinematografico. Sale chiuse, turisti impauriti, agenti a caccia di ladri e un piccolo giallo nel giallo. Un turista 35enne ha raccontato che il museo inizialmente non ha comunicato nulla, per poi parlare di un incidente tecnico, infine ha fatto circolare la notizia che il museo sarebbe rimasto chiuso per l'intera domenica. È stata aperta un'inchiesta per furto organizzato e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un reato, affidata alla Brigata anti-banditismo della polizia di Parigi, con il supporto dell'Ufficio per la lotta al traffico di beni culturali. Il furto è avvenuto alle 9 del mattino, ma poche ore dopo due oggetti erano già stati ritrovati, fra cui la corona dell'imperatrice Eugenia, in parte danneggiata, uno dei gioielli più celebri fatto di smeraldi, oro e diamanti.

"È un attacco a un patrimonio a noi caro perché è la nostra Storia", ha scritto in un post il presidente francese Emmanuel Macron. Identico concetto espresso prima su X dal nuovo ministro dell'Interno Laurent Nuñez, che ammette le falle del sistema. "Sappiamo benissimo che i musei francesi sono molto vulnerabili", ricordando che il recente piano di sicurezza progettato dal Ministero della Cultura non ha risparmiato il Louvre. Marine Le Pen prova a fare un ragionamento: "Il furto è una nuova prova per il nostro Paese. Questo non è il momento delle polemiche. Tuttavia, la responsabilità ci impone di riconoscere che i nostri musei e i nostri edifici storici non sono sufficientemente sicuri per affrontare le minacce che li minacciano. Dobbiamo reagire". Raddoppia la dose il presidente del Rassemblement national, Jordan Bardella, secondo cui il furto rappresenta "un'umiliazione insopportabile per il nostro Paese", perché "il Louvre è un simbolo mondiale della nostra cultura. L'attacco politico è servito. Come possono le autorità "mentire così tanto sulla mancanza di protezione dei musei francesi?" si chiede Jean-Philippe Tanguy, deputato del Rn, secondo cui "l'intero sistema politico e mediatico giocherà al gioco dello shock, è falso! Sono responsabili con la loro insopportabile ideologia lassista". Tra l'altro lo stesso lepeniano ricorda che qualche settimana fa, dei ladri hanno saccheggiato delle pepite d'oro dal Museo di Storia Naturale in condizioni simili. "I musei francesi, come i nostri edifici storici e le nostre chiese - denuncia - non sono sufficientemente sicuri per i tesori che contengono. Tacere su questa negligenza significa tollerarla. E il Louvre aveva i mezzi finanziari per farlo".

Gioca in difesa la sindaca di Parigi Anne Hidalgo che esprime sostegno alle squadre del Museo, "fortunatamente, non ci sono state vittime, la polizia municipale della città di Parigi, insieme alla polizia nazionale, è pienamente mobilitata per procedere all'evacuazione del pubblico presente". Da sinistra, attacca il neonato governo il senatore Ian Brossat, copresidente del gruppo dei comunisti al Consiglio parigino: "Perché il ministro non ha tenuto conto degli avvertimenti sulla sicurezza? - si chiede - Il 16 giugno, il museo è rimasto chiuso per diverse ore a causa di uno sciopero dei dipendenti che denunciavano la mancanza di personale per garantire la sicurezza. Perché i loro avvertimenti non sono stati ascoltati dal ministro?"