I nuovi santi della Chiesa non sono "eroi, o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici". A dirlo Papa Leone ieri in Piazza San Pietro nella messa per la canonizzazione di sette beati. Prevost interpella così le coscienze dei fedeli: "Quando sentiamo l'appello di chi è in difficoltà, siamo testimoni dell'amore del Padre, come Cristo lo è stato verso tutti? Egli è l'umile che chiama i prepotenti a conversione, il giusto che ci rende giusti, come attestano i nuovi Santi di oggi". Questi fedeli amici di Cristo - scandisce il Pontefice - sono martiri per la loro fede, come il vescovo Ignazio Choukrallah Maloyan e il catechista Pietro To Rot; sono evangelizzatori e missionarie, come suor Maria Troncatti; sono carismatiche fondatrici, come suor Vincenza Maria Poloni e suor Carmen Rendiles Martínez; col loro cuore ardente di devozione, sono benefattori dell'umanità, come Bartolo Longo e José Gregorio Hernández Cisneros".
Tra di loro la lombarda Maria Troncatti. Nata a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, nel 1883 è stata missionaria della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice fra gli indios dell'Ecuador. Ed è stata beatificata da papa Benedetto XVI nel 2012.
Coosciuta come "Madrecita", in Sudamerica fece l'infermiera e la dentista mentre assisteva i poveri e gli indigenti. Sostenne i diritti delle donne Shuar: facendosi promotrice dei matrimoni cristiani basati sulla libera scelta e non sulla tradizione del matrimonio coatto.